È passato quasi un decennio da quando è iniziato il grande boom del ciclocross e nel frattempo sembrava che la bici da corsa fuoristrada non sarebbe mai andata oltre la sua esistenza di nicchia nelle corse. Ma ora le cose stanno accadendo di nuovo: sempre più produttori di bici stanno dotando le proprie cross di freni a disco, e siccome gli stopper adottati dalle MTB sono omologati anche per le gare di fondo secondo i regolamenti UCI e sono disponibili nelle versioni idrauliche di fascia alta, il segmento di mercato sta riprendendo slancio. Lo sfondo: il classico freno a cerchione da ciclocross non è mai stato veramente ottimizzato e al massimo offre una funzione soddisfacente nelle corse. D'altra parte, i tipici cantilever da cross non sono realmente utilizzabili per la maggiore velocità che si raggiunge comunemente su strada. Le attuali cross con freno a disco, invece, sono completamente veloci e possono quindi essere utilizzate anche come bici da corsa a tutto tondo con pneumatici più larghi o anche bici da viaggio e da turismo con parafanghi e portapacchi.
//Equipaggiamento e impressione di guida
Con il Pro DX Cross 3000 della gamma Rose-Versand, tale utilizzo è espressamente previsto: i fori filettati sulla forcella e sul triangolo posteriore consentono il fissaggio di portapacchi e parafanghi; possono essere fissati anche due portabottiglie, il che non è necessariamente la norma sulle bici da fondo: alcuni produttori che sono puramente orientati alle corse tralasciano tutti i fori. I cavi del cambio e il cavo del freno posteriore sono instradati nel tubo obliquo, a vantaggio dell'aspetto già semplice della Rosa; i cavi dei freni scorrono completamente in guaine esterne, il che promette un attrito permanentemente basso. Le tipiche clip che fissano il cavo del freno anteriore allo stelo della forcella e il cavo del freno posteriore al montante dovrebbero essere sostituite occasionalmente con fascette, soprattutto perché non sono molto strette. Il telaio, progettato con un tubo obliquo massiccio e un tubo verticale sottile, combina un moderno movimento centrale PressFit con una classica barra di supporto posteriore, utilizzata principalmente per fissare un parafango. In alternativa alla versione bianco lucido, la DX Cross 3000 è disponibile anche in nero anodizzato, forse la scelta migliore per l'uso fuoristrada grazie alla superficie antigraffio.
La crosser, che costa poco meno di 1.500 euro, viene fornita con un cambio completo Shimano Ultegra a 11 velocità, abbinato a un freno a disco chiamato BR-CX77 abbinato alle leve STI. L'impianto frenante spinge i dispersori a disco che guardano all'indietro (come l'autore di queste righe) a rivedere i loro pregiudizi: genera elevate forze di decelerazione quando necessario ed è anche molto facile da dosare, in modo che siano possibili manovre di frenata sensibili anche su superfici scivolose senza le ruote si bloccano involontariamente. A differenza dei freni a disco idraulici, non esiste un tracciamento automatico delle pastiglie; I cuscinetti possono essere serrati utilizzando piccole viti.
Con corone nelle misure 46/36, la Rose è progettata in modo ottimale per il cross-sport. L'anello a 11 pieghe con 28-XNUMX denti è un po' troppo largo per i nostri gusti, ma è sicuramente adatto per il tuttofare. Sella Fizik, reggisella in carbonio e componenti aggiuntivi Ritchey di alta qualità si traducono in un ottimo equipaggiamento; le Mavic CrossOne non sono necessariamente ruote di prima classe, ma solide e ben realizzate.
In termini di geometria, la DX Cross si trova abbastanza bene a metà tra l'idoneità a tutto tondo e l'idoneità sportiva. Per quanto riguarda la postura, il telaio di Rose rientra nella categoria "Bici da strada confortevole": Rispetto al tubo orizzontale, il tubo sterzo è piuttosto lungo, consentendo una posizione di guida compatta e leggermente più eretta. Dotata di attacco manubrio corto, la Rose può essere utilizzata come bici da turismo e da turismo con manubrio ribassato.
Ovviamente la DX Cross ha anche caratteristiche molto sportive, soprattutto se la guidi di una taglia più piccola, come nel test. Con un attacco manubrio da 130 mm, prendi una posizione allungata sulla bici e metti molto peso sulla ruota anteriore; Tuttavia, il Crosser non si sente eccessivamente pigro. Dato lo spesso tubo obliquo in alluminio, l'elevata rigidità del telaio dovrebbe essere una cosa ovvia; Grazie al palo in carbonio da 27,2 millimetri, la parte posteriore della Rose non è troppo dura, almeno non se abbassi la pressione dell'aria nella Racing Ralph al minimo necessario. La guida fuoristrada veloce è una delizia con la Rosa; al massimo si nota qua e là il peso complessivo abbastanza elevato della crosser di 9,22 chili (Rh 56, senza pedali). Se vuoi guidare la bici in modo sportivo, dovresti comunque pensare di acquistare un set di ruote per pneumatici tubolari, che può farti risparmiare rapidamente circa 500 grammi e darti caratteristiche di rotolamento complessivamente migliori rispetto ai pneumatici pieghevoli. Dato il prezzo molto basso della ben equipaggiata crosser in alluminio, potrebbe esserci ancora un piccolo margine finanziario...
//Conclusione
Il Rose DX Cross 3000 è tanto utile come corridore a tutto tondo quanto convincente nell'uso sportivo. Non può fare nulla per il suo peso, che è appropriato per il prezzo basso.
//In evidenza del prodotto
- Può essere aggiornato a una bici da tutti i giorni e da turismo
- Ben equipaggiato con freni potenti
- Combinazione di corone cross-tipica
//prezzo e web
- 1.495 Euro
- www.roseversand.de
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