Ciclismo: l'associazione ciclistica mondiale UCI ha annunciato che i campioni antidoping del 2016 e del 2017 saranno nuovamente controllati. A causa delle nuove scoperte dell'operazione Aderlass, la Cycling Anti-Doping Foundation (CADF) è stata incaricata di farlo.
L'UCI risponde ai documenti dell'Operazione Salasso
L'operazione Aderlass ha scosso parti del mondo dello sport nel febbraio 2019. Da allora sono stati condannati cinque fondisti e sette ciclisti, tra cui gli austriaci Stefan Denifl e Georg Preidler, oltre all'ex professionista tedesco Danilo Hondo. L'UCI vorrebbe ora condurre ulteriori indagini sulla base dei documenti disponibili e ha incaricato la Cycling Anti-Doping Foundation (CADF) di farlo.
Avviso UCI:
“Durante l'indagine sul salasso, e grazie alla stretta collaborazione tra l'UCI e le autorità austriache, sono state avviate diverse indagini per violazioni del doping. Diverse persone, la maggior parte delle quali attive ai massimi livelli, sono state ora penalizzate. L'UCI desidera ringraziare tutte le autorità che lavorano alle indagini e continuerà a lavorare a stretto contatto con le parti interessate per proteggere gli atleti onesti e garantire uno sport pulito".
Chi altro è coinvolto?
Oltre ai tre atleti di lingua tedesca, l'UCI ha bandito l'italiano Alessandro Petacchi e gli sloveni Kristijan Durasek, Kristijan Koren e Boruz Bozic. Le loro carriere – nel caso di Danilo Hondo anche quella da allenatore con la nazionale svizzera – rischiano di essere terminate. L'operazione salasso è stata avviata dai redattori di ARD. Un raid di successo è stato poi effettuato ai Campionati mondiali di sci nordico a Seefeld, nonché presso l'ex medico della squadra Milram Mark Schmidt a Erfurt. Il bottino: più di 40 sacche di sangue. Dovrebbero essere coinvolti almeno 21 atleti di cinque diversi sport. Ma come spesso accade, i nomi dei truffatori - a parte lo sci di fondo e il ciclismo - sono rimasti segreti.
L'UCI chiede alla CADF di rianalizzare i campioni prelevati nel 2016 e nel 2017 https://t.co/YBaCzI6lNo pic.twitter.com/G9ov30RSaa
—UCI_media (@UCI_media) 27 Novembre 2019