Ciclismo: dovresti imparare dal passato. È proprio quello che stanno cercando di fare gli organizzatori del Giro d'Italia. Nel 2011 Alberto Contador ha vinto il Giro d'Italia. L'UCI ha quindi squalificato lo spagnolo, retrospettivamente. Lo stesso potrebbe accadere in questa stagione nella persona di Chris Froome (Sky). Perché il britannico ha il suo inizio a Giro d'Italia 2018 annunciato. Affinché in seguito non debba essere corretto un altro vincitore del Giro, Mauro Vegni, direttore del giro, chiede ora una garanzia all'UCI.
Tutti aspettano una decisione sul caso Froome
Mauro Vegni era orgoglioso quando ha annunciato alla presentazione del percorso del Giro d'Italia a novembre che Chris Froome sarà al via nel 2018. L'organizzazione del Giro avrebbe trasferito circa due milioni di euro a Sky e Chris Froome per la partecipazione. L'umore di Mauro Vegni potrebbe essere leggermente cambiato da quando a dicembre era stato annunciato che il pilota britannico aveva effettuato un cospicuo test durante la Vuelta a Espana. Da allora non è successo niente. Tutto il mondo del ciclismo attende la sua difesa. Questo però non deve lasciarsi trascinare fino all'inizio del Giro d'Italia, non solo secondo Mauro Vegni.
Mauro Vegni:
"Nel caso Froome, attendiamo i prossimi passi dall'UCI".
ULTIM'ORA - Mauro Vegni all'Ansa: "Vogliamo una certificazione dell'Uci che affermi che Froome possa correre il Giro d'Italia. Devono dirci che il cavaliere può guidarlo. Non accetteremo un caso Contador-bis o processi dopo il Giro"
— La Flamme Rouge (@laflammerouge16) 31. Gennaio 2018
Vegni: "Non possiamo accettarlo"
Mauro Vegni è stato chiaro mercoledì all'agenzia di stampa italiana ansa.it su Chris Froome. L'italiano si aspetta che l'UCI faccia chiarezza prima dell'inizio del Giro d'Italia. In nessun caso vuole che si ripeta lo scenario del 2011. A quel tempo, Alberto Contador vinse facilmente il Giro d'Italia. Tutti sapevano già che lo spagnolo poteva potenzialmente essere bandito a posteriori a causa della vicenda del clenbuterolo. Questo accadde e il vincitore del Giro si chiamò improvvisamente Michele Scarponi. Per gli organizzatori del primo Grand Tour della stagione, ovviamente, una situazione spiacevole, che non si vuole rivivere nel 2018.
Mauro Vegni:
“Vogliamo un certificato ufficiale dell'UCI che permetta al corridore di partire al Giro d'Italia. Dovranno dirci se sarà sospeso o se gli sarà permesso di viaggiare. Non possiamo accettare una ripetizione del caso Contador o un processo post-gara”.
2011 | Giro d'Italia 🇮🇹
🏆 Alberto CONTADORE (Saxo Bank-Sungard) pic.twitter.com/JHLrEq1Wuv
— EntreCunetas (@EntreCunetas) 10. Dicembre 2017
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