Ciclismo: All'improvviso è successo tutto molto velocemente. Durante i Mondiali di Bergen è stato annunciato che il numero di corridori per squadra in tutte le gare internazionali UCI sarà ridotto nel 2018. Per i grandi tour statali, verranno nominati solo otto partenti per squadra invece dei nove precedenti. Quali sono i pro e i contro di questo cambiamento di regole?
Pro: più sicurezza e meno controllo
In futuro, solo otto corridori per squadra prenderanno il via al Tour de France, al Giro d'Italia e alla Vuelta a Espana. Invece dei 198 professionisti nominati finora, 176 stanno ora compiendo il viaggio di tre settimane. La modifica delle regole si applica anche ai tour più piccoli e alle gare di un giorno. Finora hanno pedalato otto corridori per squadra, ora sono solo sette. L'UCI ha fornito due ragioni principali per l'adeguamento. Un campo più piccolo dovrebbe garantire maggiore sicurezza. Inoltre, si prevede che la gara non sarà più così facile da controllare. Le immagini di uno sky train dominante, ad esempio, dovrebbero appartenere al passato. Nel comunicato stampa c'è scritto: "Al fine di migliorare la sicurezza dei corridori, degli spettatori e del convoglio di gara, il comitato direttivo dell'UCI ha deciso di limitare le dimensioni del gruppo".
Contro: meno professionisti e obiettivi più semplici
Oltre ai vantaggi menzionati, il cambio di regola presenta anche alcuni svantaggi. I roster delle squadre saranno sicuramente ridotti in modo significativo nei prossimi anni. Gli esperti stimano che saranno necessari fino a cinque conducenti in meno per stagione a seguito del passaggio all'euro. I giovani talenti stanno già facendo fatica a prendere piede nel WorldTour. L'ostacolo ora dovrebbe essere diventato ancora più grande. Il cambiamento consentirà inoltre ai team di formulare obiettivi più semplici. Guidare su verde e giallo o sprint di massa e maglia da montagna diventa quasi impossibile con un uomo in meno, soprattutto nei Grandi Giri. Meno controllo non deve necessariamente essere una cosa positiva. Molti appassionati di ciclismo dubitano anche che il ridimensionamento delle squadre possa garantire maggiore sicurezza. Se 198 o 176 corridori sono vicini in un gruppo fa poca differenza.
Il suggerimento di Cancellara: i tour più piccoli sono la soluzione?
Anche Fabian Cancellara ha parlato in modo critico con Velomotion su questo argomento – anche prima che le modifiche alle regole fossero chiare: “Puoi fare otto gare e due settimane. Perché attualmente sono tre settimane e nove corridori. Fa differenza se vai con otto o nove persone per tre o due settimane. Ovviamente hai bisogno di aiuto da lì. Devi discutere di tutto, non solo di sei o otto piloti o due o tre settimane. Penso che il Tour renda un po' facile dire che otto corridori significano meno controllo".
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