Ciclismo: dopo che nelle ultime settimane le cose si erano un po' calmate dopo l'incidente di doping motoristico ai Mondiali di ciclocross U23 di febbraio, un servizio del quotidiano italiano Corriere della Sera in collaborazione con il programma televisivo francese Stade 2 sta provocando preoccupazione oggi per il botto. Secondo questo, una termocamera avrebbe mostrato chiaramente che biciclette con motore nascosto erano utilizzate sia nella Strade Bianche che nella corsa a tappe Coppi e Bartali.
Il ciclismo sta affrontando il suo prossimo grande scandalo? Un servizio di più pagine del quotidiano italiano Corriere della Sera afferma che ci sono stati casi di doping automobilistico sia alle Strade Bianche che alla Coppi e Bartali - nonostante i controlli recentemente introdotti dall'UCI. I due giornalisti sportivi Thierry Vildary e Marco Bonarrigo si sono impossessati di una termocamera all'avanguardia per entrambe le gare e hanno filmato i piloti in transito a bordo pista. L'analisi delle immagini ha mostrato anomalie termiche su un totale di sette ruote.
L'uso di una termocamera per rilevare i motori nascosti è stato discusso più volte in passato. Questo tipo di controllo offre il grande vantaggio rispetto ai metodi attualmente utilizzati che una guida nascosta può essere rilevata durante la gara e il pilota corrispondente può essere colto in flagrante. La teoria alla base di questo è semplice: qualsiasi unità nascosta, di qualsiasi tipo, produce un notevole calore disperso durante il funzionamento, che riscalda l'intera area circostante, che a sua volta può essere rilevata dalla termocamera. I produttori del programma televisivo francese che faceva parte dell'indagine spiegano come funziona la tecnologia nel seguente video:
Ma ora torniamo agli episodi specifici: Il Corriere della Sera parla di un totale di sette moto alla Strade Bianche e alla Coppi e Bartali, dove le immagini della termocamera hanno scoperto punti insolitamente caldi sul telaio. Solo tre di questi casi si vedono nel servizio televisivo in onda la sera, ma né il quotidiano italiano né Stade 2 fanno nomi precisi. Tuttavia, esperti indipendenti hanno confermato ai due giornalisti che è molto probabile che il motivo dell'insolito riscaldamento siano i motori nascosti. Tuttavia, le immagini video nel report ci fanno un po' dubitare: il leggero riscaldamento nella zona del movimento centrale e del mozzo della ruota posteriore (nei report un motore nel mozzo si conclude da questo) potrebbe anche essere dovuto a cuscinetti mal mantenuti e il conseguente calore da attrito, anche se i motori non possono essere esclusi, ovviamente.
Anche il presidente dell'UCI Brian Cookson si confronta con le immagini come parte del programma e non sembra particolarmente felice. Dopo essersi assicurato che diversi esperti, dopo aver studiato le immagini, ritenessero molto probabile l'utilizzo dei motori, il presidente dell'associazione mondiale ha avuto solo una breve, titubante risposta "Interessante" sopra le labbra. D'altra parte, la prudenza di Cookson di fronte alla "rivelazione" è abbastanza comprensibile: le immagini utilizzate nell'articolo non sono neanche lontanamente chiare come nell'esempio del video sopra e quindi certamente non servono come prova concreta. Tuttavia, per approfondire la questione, Vildary e Bonarrigo hanno deciso di visitare l'ingegnere ungherese Istvan Varjas, che in precedenza aveva fatto notizia affermando che i cerchioni elettromagnetici venivano usati dai professionisti per "drogare i motori".
[newsbox style=”nb4″ title=”background” display=”tag” tag=”e-doping” number_of_posts=”5″ nb_excerpt=”100″ sub_categories=”no” show_more=”no” post_type=”post”]Varjas ha mostrato ai giornalisti alcuni dei suoi ultimi sviluppi, tra cui un minuscolo motore, lungo appena due pollici, con una batteria quasi altrettanto piccola. Questa unità dovrebbe essere in grado di fornire fino a 250 W di supporto in un breve periodo di tempo. Inoltre, Varjas aveva anche un cerchio in carbonio per la dimostrazione, con più fori fresati per alloggiare il sistema di azionamento elettromagnetico che ha menzionato. Presumibilmente solo a scopo di test: l'ingegnere non ha voluto rivelare ulteriori dettagli.
Allora, cosa ne pensi del rapporto? Anche se le immagini della termocamera non sono molto chiare e non vengono menzionati nomi specifici, dovrebbero comunque essere motivo di ulteriore considerazione, soprattutto da parte dell'UCI. Un ulteriore controllo con una termocamera sarebbe possibile senza troppi sforzi e potrebbe fornire una maggiore trasparenza. Alla fine, però, le immagini rivelano inequivocabilmente un motore nascosto? Lo devono decidere gli esperti. In ogni caso, è certo che gli eventi di oggi alimenteranno il tema del doping motorio e daranno nuovo slancio alla discussione.
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