Ciclismo: la 17a tappa è stata breve e intensa: l'intrattenimento ciclistico al suo meglio! È stato necessario superare 125 metri di dislivello su 3.800 km - difficilmente se ne possono fare di più su questa distanza. Il vincitore di giornata Rafael Majka (Saxo-Tinkoff), che oltre alla tappa si è assicurato soprattutto la sua maglia a pois, ha impiegato poco più di tre ore e mezza.
Per quanto breve fosse questa tappa con i suoi 127 chilometri, è stata anche divertente. La top ten non era poi così confusa, ma i distacchi da Nibali ora sembrano incolmabili. Nibali è arrivato terzo e ora ha 5:26 davanti a Valverde e ai tre francesi Pinot, Pereaud e Bardet. In generale, la battaglia per il secondo e terzo posto sembra essere più entusiasmante di quella per la vittoria assoluta. Ci sono solo due minuti tra Valverde e il sesto Bardet.
La tappa è iniziata a velocità vertiginosa sui primi cinquanta chilometri ragionevolmente pianeggianti. Gli autisti hanno impiegato solo un'ora per questo. La colpa era di un illustre gruppo separatista, in cui Jens Voigt era ancora una volta. Ma il campo non ha lasciato andare il gruppo numeroso per più di un minuto. Nella salita alla prima montagna della giornata, il Col de Portillon, era logico che questo gruppo morisse.
Gli eventi sono diventati estremamente divertenti nei restanti 60 chilometri. Nomi molto diversi hanno lasciato il segno sulle quattro salite di giornata: Joaquin Rodriguez (Katusha), ad esempio, ha provato ad attaccare la maglia della montagna e ha staccato brevemente insieme a Frank Schleck; poi è balenata la bravura di Bauke Mollema, poi quella di Nicholas Roche, quella di Pierre Roland, quella di Romain Bardet e soprattutto quella di Vasil Kiriyenka (Sky), che ha guidato da solo per molto tempo. In realtà mancava solo Leopold König di Netapp-Endura, che purtroppo è sceso al nono posto assoluto dopo una giornata più debole.
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