Ciclismo: Elia Viviani (Deceuninck – Quick-Step) ha vinto la quarta tappa del Tour de Suisse. Nello sprint di massa, il campione italiano ha prevalso davanti a Michael Matthews (Sunweb) e Peter Sagan (Bora – hansgrohe). Lo slovacco ha difeso il suo vantaggio nella classifica generale.
Ottima prestazione di Deceuninck - Quick-Step
Elia Viviani (Deceuninck – Quick-Step) può ancora farlo. Dopo non essere riuscito a vincere una sola tappa al Giro d'Italia, ora può festeggiare il successo al Tour de Suisse. Ancora una volta, una forte prestazione di squadra è stata il fattore decisivo. Nell'ultima salita il campione italiano ha perso l'aggancio, ma è stato respinto in campo dai suoi aiutanti. Fu poi attratto dallo sprint dal campione belga Yves Lampaert e il campione danese Michele Morkov. Ci potrebbe anche Peter Sagan (Bora – hansgrohe) non può più fare nulla. Poco prima del traguardo, il fuoriclasse slovacco è stato addirittura battuto da Michael Matthews (Sunweb) obsoleto. Ma Peter Sagan ha difeso con sicurezza la sua maglia gialla. Anche perché si è nuovamente assicurato secondi di bonus nello sprint intermedio.
Angolo Regali & Patatine Fritte nel gruppo del giorno
La quarta tappa del Tour de Suisse ha portato i corridori da Morat ad Arlesheim ed è stata lunga complessivamente 163,9 chilometri. C'erano due ascensioni da completare, il Passwang e l'Eichenberg. Ma questi non potevano garantire una grande selezione nel campo principale. Quattro fughe hanno modellato la gara su lunghi tratti. Oltre al tedesco Simon Geschke (CCC) e gli svizzeri Gian Friesecke (squadra nazionale svizzera) erano l'olandese Taco van der Horn (Jumbo – Visma) e l'americano Robin Carpentiere (Rally – UHC) in fuga. Undici chilometri prima del traguardo, ovvero subito dopo la classifica sprint di Hochwald, il gruppo ha dichiarato concluso il tentativo e sono iniziati i preparativi per lo sprint di massa.
🇮🇹@eliaviviani di 🇧🇪@deceuninck_qst vince la tappa 4 di 🇨🇭@tds #Giro di Svizzera (📺@srfsport) pic.twitter.com/eLEKCpuDQb
— Statistiche ciclistiche mondiali (@wcsbike) 18. Giugno 2019
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