Classifica: i pedali piatti o i pedali a piattaforma provengono originariamente dal settore BMX. Ma da molti anni vengono utilizzati anche nelle aree all-mountain, enduro, freeride e downhill. I pedali stanno lentamente prendendo piede anche sulle bici da turismo e anche sulle bici da città. Di solito offrono un'ottima presa, soprattutto con le calzature giuste, ma senza che il ciclista sia così saldamente attaccato alla bici come con i pedali automatici.
Stabilità vs Peso?
Nelle discipline in cui si utilizzano maggiormente i pedali flat non si può evitare il contatto regolare con il suolo, soprattutto con i pedali. Se ciò accade a tutta velocità, devono sopportare un bel po' di forza. La stabilità è quindi importante, ma negli ultimi anni l'attenzione si è concentrata sempre più anche sulle bici leggere nelle discipline pesanti in discesa. Poiché forte e leggero spesso si escludono a vicenda, è importante che i produttori trovino un buon equilibrio tra i due nei loro pedali.
Più perni = più presa?
I pedali differiscono per il numero di pin. In realtà ce n'è di tutto, da 4 a 16 per lato, ma più perni significano sempre più presa? non c'è modo. Sebbene anche il numero abbia un ruolo, anche la lunghezza delle viti, la loro posizione e la forma del corpo del pedale fanno grandi differenze.
Quale spazio di archiviazione è il migliore?
I ciclisti abituali conoscono sicuramente il problema: i cuscinetti della bici non durano per sempre. Quelli nei pedali sono sicuramente uno dei più tesi. I produttori si affidano a un'ampia varietà di sistemi: cuscinetti industriali, cuscinetti ad aghi, cuscinetti conici convenzionali, cuscinetti a strisciamento... ma qual è il cuscinetto più duraturo? Ancora una volta, non esiste una risposta definitiva. La tenuta e il dimensionamento dei cuscinetti giocano un ruolo importante e, naturalmente, nel caso dei cuscinetti industriali, anche la qualità del cuscinetto stesso gioca un ruolo importante.